Nata nel 2014, AM Technology sviluppa Airlite, la tecnologia innovativa nata quasi 10 anni prima dalle sperimentazioni di Massimo Bernardoni.
Non si è mai trattato di una semplice pittura ma di una tecnologia innovativa che, nel campo della sostenibilità ambientale e della tutela della salute umana, è riuscita a conquistare diversi riconoscimenti.
Numerosi test e certificazioni attestano infatti la sua efficacia nel depurare l’aria dagli agenti inquinanti, oltre che le sue capacità virucide e le già comprovate capacità antibatteriche.
Airlite: la blue technology
Airlite si è distinta sul mercato per essere a tutti gli effetti una blue technology: una tecnologia inserita nella corrente socio-economica del ‘Blue Thinking’, secondo cui non è più necessario focalizzarsi sull’aumento degli investimenti a tutela dell’ambiente, come accadeva invece per la green economy. Ciò a cui veramente bisogna aspirare per dare vita a un cambiamento a livello globale è rifarsi alla biomimesi e quindi allo studio del funzionamento della natura, grazie a cui è possibile migliorare le tecniche di produzione e trasformazione.
Da tecnologia capace, attraverso un processo totalmente naturale, di depurare l’aria Airlite è stata inoltre protagonista nel corso del tempo di diversi progetti in ambito architettonico, artistico, ingegneristico.
Airlite e le partnership in Italia e all’estero
In Italia, dove ha sede il centro operativo dell’azienda, sono arrivati i primi successi Airlite: la pittura è stata infatti scelta da Vaillant, da Autogrill per la sua sede e le sue stazioni di servizio, ma anche per numerosi progetti di street art con realtà quali Ikea e Napariji, oltre che per nuovi sviluppi immobiliari come Euromilano e il Bosco Verticale di Treviso ‘Ca delle Alzaie’.
Nel 2017 nasce la collaborazione con la Triennale di Milano, in cui Airlite è stata applicata sugli spazi espositivi di due importanti mostre a tema sociale e ambientale: ‘Terra Inquieta’, a cura di Massimiliano Gioni, e ‘There is a Planet’, monografica dedicata a Ettore Sottsass.
Fino al progetto di riqualificazione di Garage Italia, che grazie alla volontà di Lapo Elkann, e con la consulenza di Davide Rampello unita alla progettazione di Michele De Lucchi, ha visto nascere un nuovo spazio incentrato sull’automobilismo, in cui l’utilizzo di Airlite è stato centrale.
La pittura 100% made in Italy di Airlite si è impegnata anche, in Italia e all’estero, con diverse associazioni per progetti di riqualificazione urbana: con Retake Milano; con il progetto a Londra in Bird Street, strada affollatissima e tra le più inquinate nei pressi di Oxford Circus, che nel 2017 si è presentata come la prima “Smart Street” del mondo; con l’imponente realizzazione dell’Office of the Future di Dubai, situato ai piedi delle prestigiose Emirates Towers, uno dei primi edifici al mondo realizzato attraverso le più avanzate tecnologie di stampa 3D. Inaugurato nel 2016 da Mohammed bin Rashid Al Maktoum, Emiro di Dubai e Primo Ministro e vicepresidente degli Emirati Arabi Uniti, il progetto architettonico ha visto l’impiego delle tecnologie più all’avanguardia nella sua realizzazione, tra cui la stessa Airlite.
Tra i più recenti successi c’è poi la partnership con Grosvenor Britain & Ireland, primo gruppo immobiliare in Gran Bretagna che ha adottato una pittura innovativa e amica dell’ambiente per spingere i propri investimenti verso la sostenibilità, la qualità dell’aria ed il benessere.
O ancora, nel settore delle costruzioni, l’ultima collaborazione con Aruliere, azienda belga specializzata nell’edilizia green, così come la realizzazione del progetto Luiss Hub Respira, nato per la riqualificazione urbana dello spazio, in cui poter creare opportunità di ricerca e scambio di idee, per lo sviluppo dell’industria creativa e della manifattura digitale.
Airlite si è affermata in tutti questi anni come prodotto di riferimento per importanti realtà nazionali ed internazionali, non solo come materiale innovativo e tecnologico, ma come una soluzione green e attenta alla salute di tutti.