Cosa vuol dire edilizia sostenibile? Questo termine, già ampiamente diffuso, ha ottenuto sempre più attenzione negli ultimi anni in cui l’interesse verso la sostenibilità ambientale è aumentato particolarmente.
Scegliere l’edilizia sostenibile è davvero un passo avanti verso la responsabilità sociale e può essere fatto sia dalle persone, che possono cercare materiali sostenibili per la realizzazione delle loro abitazioni, sia delle aziende, che possono convertire la loro produzione e scegliere del materiale edile più sostenibile.
Anche diversi governi nazionali, fra cui anche quello italiano, promuovono da diverso tempo scelte etiche in materia edilizia, con incentivi per incoraggiare le imprese a “costruire sostenibile”. Questo significa scegliere materiali e tecniche di produzione e realizzazione che non abbiano un impatto negativo sull’ambiente.
Approfondiamo in questo articolo il concetto di edilizia sostenibile e vediamo come applicarlo a casa nostra, scegliendo materiali adeguati.
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Cos’è l’edilizia sostenibile?
Edilizia sostenibile non significa solo scegliere materiali a basso impatto ambientale, ma anche strutturare, progettare e realizzare opere edili, sia private che pubbliche, che tengano conto delle risorse naturali e dell’ambiente circostante.
I materiali sono solo una parte di queste scelte. Quando si parla di edilizia sostenibile, vengono presi in considerazione anche altri elementi, fra cui:
- il contenimento delle dispersioni energetiche;
- la qualità dell’aria;
- la resistenza sismica;
- gli impianti per la fornitura di energia.
Tutti questi parametri contribuiscono a rendere un’abitazione sostenibile, ossia a basso impatto ambientale. Una casa costruita secondo i criteri dell’edilizia sostenibile ha un consumo energetico ridotto e impiega materiali non inquinanti. Anzi, in alcuni casi, come quello di Airlite, sono gli stessi materiali a purificare l’aria e a renderne migliore la qualità, sia all’interno sia all’esterno.
Materiali sostenibili per la casa
La vernice è uno dei materiali che influiscono sia sull’impatto ambientale sia sulla resa energetica dell’appartamento. Alcune vernici hanno una funzione termoisolante maggiore, e prevengono quindi la dispersione di calore; la stessa composizione della vernice può essere ricca di prodotti chimici, dannosi per l’organismo e per l’ambiente, o al contrario può ridurre l’impatto ecologico in maniera significativa.
La pittura Airlite è un esempio virtuoso di materiale adatto all’edilizia sostenibile, almeno per quattro motivi:
- è una pittura minerale, quindi non include composti chimici che possono infastidire, danneggiare o irritare l’organismo o l’ambiente;
- grazie alla sua tecnologia innovativa, Airlite purifica l’aria da agenti patogeni come virus, batteri, germi e muffe, migliorando la qualità dell’aria sia negli ambienti interni sia all’esterno;
- trattiene il calore irradiato dai raggi del sole, quindi, quando è applicata sulle pareti esterne, contribuisce al risparmio energetico nel mantenere più a lungo la temperatura calda all’interno delle pareti di casa;
- nella fase di produzione, Airlite non introduce rifiuti nell’ambiente, non inquina l’acqua e usa per almeno il 40% materie prime riciclate.
Altri materiali sostenibili che possono rientrare in un piano di costruzione edilizia sono il legno, la pietra, il sughero e i loro derivati. In generale, più elementi naturali si usano, più l’impatto ambientale sarà ridotto.
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Esempi di edilizia sostenibile in Italia
In Italia costruire sostenibile è una pratica sempre più diffusa, che nel tempo ha coinvolto un buon numero di architetti famosi nella realizzazione di opere sostenibili e degne di nota.
La più nota nel nostro Paese è la Fiorita Passive House di Cesena, il primo condominio a rientrare nella classifica degli nZEB (nearly Zero Energy Building). Si tratta di edifici che, grazie ai sistemi di costruzione e ai materiali utilizzati, producono uno spreco di energia pari quasi a zero – e l’impatto ambientale, di conseguenza, è minimo.
Il condominio a zero consumi di Cesena è costituito da otto appartamenti. La struttura è in legno portante, e tra le installazioni che aiutano a mantenere la temperatura e ad autoprodurre energia figurano pannelli solari, pannelli fotovoltaici, schermi frangisole e rivestimento della parete di tipo ventilato.
Invece, va a Milano il primato degli edifici costruiti secondo i principi dell’edilizia sostenibile: il nuovo campus dell’università Bocconi prevede l’inserimento di pannelli fotovoltaici, sistemi di illuminazione naturale, muri isolanti e un sistema di riciclaggio dell’acqua piovana.
Nel quartiere Piave si trova, invece, un complesso di appartamenti che prende il nome di K19: in questo caso sono state utilizzate tecnologie specifiche sul principio della geotermia per ridurre il consumo energetico.
Utilizzare una tecnologia 100% naturale come Airlite contribuisce concretamente alla realizzazione di un’edilizia sostenibile.